sabato 12 marzo 2011

Le 14 poesie del carcere

Orizzonte lontano

Nell'orizzonte lontano la nave e il gelo si seguono alla fine dell'anno.
La strada è così lunga e gli uomini così pochi che il luogo diventa dominio dei mostri
Nella lunga notte guardo la strada alta sotto le stelle
All'alba un suono di campane e tamburi viene da alti palazzi
Con le lacrime agli occhi e malato penso alla mia casa
Poichè non riesco a servire l'imperatore mi merito l'esilio
Mantengo i miei occhi in buono stato per vedere la buona sorte futura
Mi servirebbero anche un vestito di paglia e un cappello per godere del mare.
(Anonimo)

Per inconsapevole concessione di n.z. 
www.surfnews.com

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