Voto al film: 7 abbondante
Tra Capricorno e Gemelli: il 1° Gennaio 1987 oppure il 24 maggio 1987. Difficile decidere eppure il web fornisce queste due date di nascita. Vedete voi. Io preferisco i Gemelli, ma il Capricorno le renderebbe omaggio
sabato 31 dicembre 2011
martedì 27 dicembre 2011
Emotivi anonimi
regia di Jean-Pierre Améris
Nonostante le stroncature. Voto: 8 e 1/2
Il regista è, appunto, del Segno del Cancro emotivo
lunedì 26 dicembre 2011
sabato 24 dicembre 2011
Nati durante il Capricorno
Nicolas Cage, David Linch, Domenico Modugno, Jude Law, Kate Moss, Paolo Nutini????, Vanessa Paradise, Jean Racine, Keplero, London, Poe, Jim Carrey, Nek????? e chissà quanti altri.
venerdì 23 dicembre 2011
Capricorno, Toro, Sagittario
Questi tre Segni sono leggermente avvantaggiati durante il Natale. I primi mangeranno qualcosa, i secondi si lanceranno in pasti pantagruelici e i terzi familiarizzeranno con la famiglia
L'Acquario verrà tradito dalla tavola e la Bilancia pranzerà da sola con i nonni
Il Leone e l'Ariete attendono in automobile, mentre il Cancro farà la solita confusione facendosi notare
I Pesci litigheranno solo se si trovano a pranzo in grande compagnia, ma se si trovano da soli piangeranno "lacrime di cristallo sulla tastiera" (cit. Internet 1995)
I Gemelli prenderanno qualche grammo durante le feste, ma si innamoreranno perdutamente
La Vergine combatte per la raccolta delle messi e lo Scorpione finge disinteresse per il pandoro
L'Acquario verrà tradito dalla tavola e la Bilancia pranzerà da sola con i nonni
Il Leone e l'Ariete attendono in automobile, mentre il Cancro farà la solita confusione facendosi notare
I Pesci litigheranno solo se si trovano a pranzo in grande compagnia, ma se si trovano da soli piangeranno "lacrime di cristallo sulla tastiera" (cit. Internet 1995)
I Gemelli prenderanno qualche grammo durante le feste, ma si innamoreranno perdutamente
La Vergine combatte per la raccolta delle messi e lo Scorpione finge disinteresse per il pandoro
lunedì 19 dicembre 2011
sabato 26 novembre 2011
Venere transita nel Capricorno
In questo istante in cui scrivo il pianeta Venere si trova a 0 gradi del Capricorno e forma una bella stella con Giove e Plutone. Chi si sposa oggi avrà un lungo matrimonio basato sul sesso e sul benessere, ma gli sposi saranno tirchi e non faranno bambini. Chi invece oggi si trova sui monti dovrebbe pensare ad un Hotel dentro una grotta o meglio sottoterra se vuole tessere la tela del ragno. L'austerità del pianeta Venere nel Segno di Saturno impone ai Pesci e al Cancro di fare shopping oculato o cercare amori sensati. Oggi finalmente qualche Capricorno e qualche Scorpione potranno festeggiare un amore conquistato con scariche sinaptiche, mentre la Bilancia e l'Ariete si rammaricheranno di un amore mancato per un soffio di neve. Gli altri Segni come solito li ho dimenticati.
giovedì 24 novembre 2011
W i Sagittari
Domani, eccezionalmente, straordinariamente, innegabilmente, il Cielo sopra l'Italia presenta una stupefacente congiunzione di 5 dico 5 pianeti nel Segno di Giove. Luna, Venere, Sole, Mercurio e il Nodo Lunare Nord si abbracciano e sorridono pure ai Leoni e agli Arieti. Ovviamente il giovenale Sagitta coglierà i frutti migliori, ma non dimentichiamoci nemmeno della Bilancia e dell'Acquario. A questi Segni cento di questi aspetti e l'augurio di un fine settimana tra shopping, letture e amore a 360 gradi.
sabato 19 novembre 2011
venerdì 11 novembre 2011
domenica 6 novembre 2011
lunedì 24 ottobre 2011
domenica 23 ottobre 2011
giovedì 6 ottobre 2011
domenica 2 ottobre 2011
mercoledì 21 settembre 2011
lunedì 19 settembre 2011
sabato 17 settembre 2011
Bilance attrici
Valeria Golino ha un bellissimo oroscopo che si sviluppa nei Segni della Bilancia, dello Scorpione, della Vergine e dell'Acquario. Ha la congiunzione Sole Venere nella Bilancia e Mercurio in Scorpione sull'Ascendente sempre in Scorpione. E' un personaggio discusso e controverso, ma vogliamo parlare della voce o delle sue qualità teatrali?
venerdì 16 settembre 2011
Un week end Vergineo
Non si può negare che questo fine settimana (e oltre) sia appannaggio del Segno Zodiacale della Vergine. I trigoni dal Toro e dal Capricorno e il sestile di Marte dal Cancro faranno nascere dei piccoli umani dotati di grande vedute e capaci di giocare a cricket. Sportivi saranno, ma al massimo useranno le bocce. Venere in Bilancia costringerà i nativi del Segno a spendere durante il fine settimana per balocchi e profumi. Vi recherete in una festa lontana. Gli altri Segni sono in ombra, ma il peggiore di tutti è proprio l'Ariete.
giovedì 1 settembre 2011
mercoledì 24 agosto 2011
martedì 9 agosto 2011
martedì 2 agosto 2011
sabato 30 luglio 2011
mercoledì 13 luglio 2011
venerdì 8 luglio 2011
Astri silenti
E' con grande rammarico che osservando il Cielo sopra l'Italia del fine settimana mi si è rivelata una falla nel Cerchio Zodiacale. Per questo motivo non è possibile prevedere nulla. Potete rivolgervi comunque ai soliti sbranchi, volpi, pessotti e ravanotti.
domenica 3 luglio 2011
Film con necessità del 24x
The Priest: il Prete (insostenibili vampiri)
Febbre da fieno (osceno, ma bravini attori)
Unknown: senza identità (un orrido mixer di tutto)
Febbre da fieno (osceno, ma bravini attori)
Unknown: senza identità (un orrido mixer di tutto)
venerdì 1 luglio 2011
In terrazza
Il blog è momentaneamente assente a causa dei forti venti provenienti da Segni non consoni.
lunedì 27 giugno 2011
venerdì 24 giugno 2011
Una bella combine planetaria
In questi giorni Giove a 3 gradi del Toro si trova sestile al Sole a Nettuno e trigono Plutone e semisestile a Marte. In realtà non ho idea di cosa significhi però mi piace il disegno che forma nel Cerchio.
lunedì 20 giugno 2011
Un curioso solstizio d'estate
Domani è il primo giorno dell'Estate 2011. Tutti (o molti) pianeti sono in Gemelli trigoni a Saturno in Bilancia. La Luna è perfettamente congiunta a Nettuno nei Pesci (finalmente dopo vari lustri Nettuno entra nei Pesci). Dovendo interpretare l'estate attraverso il giorno del solstizio è necessario rivolgersi almeno ad un astrologo proveniente dalla Francia (però i migliori son trapassati) oppure tentare l'azzardo:
L'amore estivo sarà sempre più estivo e disimpegnato. Sesso e cervello faranno da padroni: dal primo al settimo Chakra pare non vi siano occlusioni. L'umanità si ritroverà in un momento creativo oppure in massa tutti si recheranno dall'analista a causa di questi amori così "farfalloni". Non si può ipotizzare una estate bollente (come quella del 2003!!) in quanto Saturno come l'anno scorso è coinvolto seppure in modo aggraziato con Sole, Venere e Marte. Il meteo può indicare nevicate in agosto e grandinate in luglio, ma non può "spingere il caldo più in là". Giove in Toro forma un ottimo sestile con Luna e Nettuno. I matrimoni e i figli sono in ascesa, dunque nasceranno molti Pesci, Ariete e Toro nel 2012. Non sarà comunque un'estate razionale o programmabile. Chi va in ferie resta e chi resta va in ferie, anzichenò in senso figurato!!!
L'amore estivo sarà sempre più estivo e disimpegnato. Sesso e cervello faranno da padroni: dal primo al settimo Chakra pare non vi siano occlusioni. L'umanità si ritroverà in un momento creativo oppure in massa tutti si recheranno dall'analista a causa di questi amori così "farfalloni". Non si può ipotizzare una estate bollente (come quella del 2003!!) in quanto Saturno come l'anno scorso è coinvolto seppure in modo aggraziato con Sole, Venere e Marte. Il meteo può indicare nevicate in agosto e grandinate in luglio, ma non può "spingere il caldo più in là". Giove in Toro forma un ottimo sestile con Luna e Nettuno. I matrimoni e i figli sono in ascesa, dunque nasceranno molti Pesci, Ariete e Toro nel 2012. Non sarà comunque un'estate razionale o programmabile. Chi va in ferie resta e chi resta va in ferie, anzichenò in senso figurato!!!
Cul de sac
Film non catalogabili, inguardabili, cestinabili
L'ultimo dei Templari (per fortuna!!)
Manuale d'amore 3 (bha!!!)
L'ultimo dei Templari (per fortuna!!)
Manuale d'amore 3 (bha!!!)
venerdì 17 giugno 2011
giovedì 16 giugno 2011
martedì 14 giugno 2011
Il fenomeno delle donne soldato
La Rodriguez è del Segno del Cancro, cioè la faccia dura e militare del Segno. Non dimentichiamo che il granchio indossa una corazza. La domanda è questa: è la Rodriguez ad essere copiata o è lei che copia la realtà? Chi nacque prima?
lunedì 13 giugno 2011
martedì 7 giugno 2011
mercoledì 1 giugno 2011
Ariete e Toro: una coppia impossibile
Quando Giove transita sul Sole natale
Sole congiunto Giove
Ogni dodici anni Giove transita sul nostro Sole di nascita, però non sempre si ha la fortuna nel Transito di R. Solare di trovarselo congiunto cioè a meno di 6 gradi di distanza.
Se siete tra i fortunati aspettatevi grandi onori e pochi oneri nella vita personale. Dipende sempre che cosa state aspettando: se successo nel lavoro o successo in amore oppure cercate un figlio o avete accumulato sufficiente denaro per quel viaggio oltre oceano. L’effetto di Giove sul Sole è straordinario. Se siamo giocatori incalliti, ad esempio, possiamo ottenere grosse o modeste vincite, ma sempre vinceremo ai cavalli, al lotto, alla roulette, alle carte. Non è importante che la nonna che gioca a bridge vinca pochi spiccioli e lo scommettitore incallito incappi in una grossa vincita. Entrambi vincono. Questo è il punto. Potete anche sposarvi, ma cercate almeno di onorare Giove facendolo con un rito religioso. 
Attualmente Giove è a 29 gradi dell'Ariete, pronto a cavalcare il Toro. Poi tornerà in Ariete. Poi in Toro e così via fino alla fine dell'anno.
lunedì 30 maggio 2011
Non prendere impegni stasera
regia di Gian Luca Maria Taravelli
La Bilancia è così catastrofica? Comunque una buona tragedia italiana. Voto: 6
Film sopportabili senza il 2x
Red (bei fucili e mitragliatori)
Limitless (droghe molto pesanti)
World invasion (poveri alieni?)
La verità è che non gli piaci abbastanza (appunto..)
Limitless (droghe molto pesanti)
World invasion (poveri alieni?)
La verità è che non gli piaci abbastanza (appunto..)
venerdì 27 maggio 2011
Un week end Karmico
Attraverseremo il fine settimana cavalcando principalmente tre Segni: il Toro, l'Ariete e i Gemelli. Il Nodo Lunare Sud si trova in Gemelli vicino al Sole e al Punto di Fortuna. Coloro che hanno il "Karma pesante" dovranno rovesciarlo dedicandosi alla cura di parenti e amici possibilmente dei Gemelli stessi o dei Pesci. Più che d'amore si tratta proprio di soccorso crocerossino. Il Toro e l'Ariete dovrebbero invece calmarsi al suono della lira meglio se suonata in un giardino di campagna. Lì è possibile domare la belva.
mercoledì 25 maggio 2011
I due gatti di Castaneda
Questo brano è tratto da L'isola del Tonal di Carlos Castaneda. E' dedicato al tema della morte e riportato su questo blog per placare l'anima di una cara amica della Bilancia. Per estensione analogica è donato a tutte le Bilance del pianeta e a tutti coloro che spesso non considerano "l'altro gatto".
Don Juan si riferiva alla storia che gli avevo raccontato un giorno: di una mia amica che aveva trovato due gattini mezzi morti nell'essiccatore di una lavanderia. Li aveva curati, e tra l'ottimo cibo e tutte le sue attenzioni erano diventati due enormi gatti, uno nero e uno rossiccio.
Due anni dopo la mia amica vendette la casa. Non potendo condurre i gatti con sè e non essendo riuscita a trovargli altri padroni, si trovò costretta a portarli da un veterinario per farli uccidere.
L'aiutai a prenderli. I gatti non erano mai stati in automobile; lei cercava di calmarli. La graffiarono e la morsero, specialmente il gatto rossiccio che si chiamava Max. Quando finalmente arrivammo dal veterinario, la mia amica prese per primo il gatto nero; tenendolo in braccio, e senza dire una parola, uscì dall'automobile. Il gatto giocava con lei: la toccò delicatamente con la zampa, quando lei aprì la porta a vetri dell'ambulatorio.
Guardai Max; era accovacciato sul sedile posteriore. Il movimento della mia testa dovette spaventarlo, perchè andò a cacciarsi sotto il sedile del guidatore. Inclinai il sedile all'indietro. Non volevo prendermi un graffio o un morso infilando la mano là sotto. Il gatto era accucciato dentro una cavità sul fondo dell'automobile. Sembrava agitatissimo, col respiro affrettato. Mi guardava; i nostri occhi si incontrarono e si impadronì di me una sensazione opprimente. Qualcosa afferrò il mio corpo: una forma di apprensione, disperazione, o forse imbarazzo per dover svolgere quella parte.
Sentii il bisogno di spiegare a Max che la decisione era della mia amica, e io stavo soltanto aiutandola. Il gatto continuò a fissarmi come se capisse le mie parole.
Guardai se la mia amica stava arrivando. La vidi attraverso la porta a vetri. Parlava con l'uomo dell'accettazione. Provai una strana scossa e automaticamente aprii lo sportello.
"Corri, Max, corri!" dissi al gatto.
L'animale saltò fuori dall'automobile, si lanciò attraverso la strada con il corpo raso a terra, come un vero felino. Il lato opposto della strada era vuoto; non c'erano automobili parcheggiate, e potei vedere Max che correva giù per la via, lungo il rigagnolo. Raggiunse l'angolo di un grande viale, poi attraverso un tombino aperto si infilò nelle fogne.
La mia amica tornò. Le dissi che Max era scappato. Lei entrò in macchina e partimmo senza dire una parola.
Nei mesi che seguirono, quell'incidente divenne per me un simbolo. Mi immaginavo o forse avevo visto davvero un guizzo fatidico negli occhi di Max quando mi aveva guardato prima di saltare fuori dall'automobile. E credevo che per un attimo quell'animale vezzeggiato, castrato, troppo grasso, inutile, fosse divenuto un vero gatto.
Dissi a don Juan d'essere convinto che quando Max era corso attraverso la strada e si era infilato nelle fogne, il suo "spirito gattesco" fosse senza macchia, e che forse mai nella sua vita la sua "gattità" fosse stata così evidente. L'impressione lasciata da quell'episodio era per me indimenticabile.
Due anni dopo la mia amica vendette la casa. Non potendo condurre i gatti con sè e non essendo riuscita a trovargli altri padroni, si trovò costretta a portarli da un veterinario per farli uccidere.
L'aiutai a prenderli. I gatti non erano mai stati in automobile; lei cercava di calmarli. La graffiarono e la morsero, specialmente il gatto rossiccio che si chiamava Max. Quando finalmente arrivammo dal veterinario, la mia amica prese per primo il gatto nero; tenendolo in braccio, e senza dire una parola, uscì dall'automobile. Il gatto giocava con lei: la toccò delicatamente con la zampa, quando lei aprì la porta a vetri dell'ambulatorio.
Guardai Max; era accovacciato sul sedile posteriore. Il movimento della mia testa dovette spaventarlo, perchè andò a cacciarsi sotto il sedile del guidatore. Inclinai il sedile all'indietro. Non volevo prendermi un graffio o un morso infilando la mano là sotto. Il gatto era accucciato dentro una cavità sul fondo dell'automobile. Sembrava agitatissimo, col respiro affrettato. Mi guardava; i nostri occhi si incontrarono e si impadronì di me una sensazione opprimente. Qualcosa afferrò il mio corpo: una forma di apprensione, disperazione, o forse imbarazzo per dover svolgere quella parte.
Sentii il bisogno di spiegare a Max che la decisione era della mia amica, e io stavo soltanto aiutandola. Il gatto continuò a fissarmi come se capisse le mie parole.
Guardai se la mia amica stava arrivando. La vidi attraverso la porta a vetri. Parlava con l'uomo dell'accettazione. Provai una strana scossa e automaticamente aprii lo sportello.
"Corri, Max, corri!" dissi al gatto.
L'animale saltò fuori dall'automobile, si lanciò attraverso la strada con il corpo raso a terra, come un vero felino. Il lato opposto della strada era vuoto; non c'erano automobili parcheggiate, e potei vedere Max che correva giù per la via, lungo il rigagnolo. Raggiunse l'angolo di un grande viale, poi attraverso un tombino aperto si infilò nelle fogne.
La mia amica tornò. Le dissi che Max era scappato. Lei entrò in macchina e partimmo senza dire una parola.
Nei mesi che seguirono, quell'incidente divenne per me un simbolo. Mi immaginavo o forse avevo visto davvero un guizzo fatidico negli occhi di Max quando mi aveva guardato prima di saltare fuori dall'automobile. E credevo che per un attimo quell'animale vezzeggiato, castrato, troppo grasso, inutile, fosse divenuto un vero gatto.
Dissi a don Juan d'essere convinto che quando Max era corso attraverso la strada e si era infilato nelle fogne, il suo "spirito gattesco" fosse senza macchia, e che forse mai nella sua vita la sua "gattità" fosse stata così evidente. L'impressione lasciata da quell'episodio era per me indimenticabile.
Raccontai la storia a tutti i miei amici; dopo averla narrata e rinarrata, la mia identificazione con il gatto divenne quasi divertente.
Pensavo di essere io stesso come Max, troppo compiaciuto, addomesticato in mille modi, e non potevo far a meno di credere che ci fosse sempre la possibilità di un momento in cui lo spirito dell'uomo si sarebbe impadronito di tutto il mio essere, così come la "gattità" s'era impadronita del corpo tronfio e inutile di Max.
A don Juan era piaciuta la storia: aveva anche fatto qualche commento casuale. Aveva detto che non era troppo difficile far affluire e agire lo spirito dell'uomo; sopportarlo, però, era cosa possibile solo a un guerriero.
"Cosa c'entra la storia dei gatti?" chiesi.
"Mi avevate detto che credevate di poter cogliere anche voi la vostra occasione, come Max" rispose don Juan.
"Lo credo, appunto."
"Quanto ho cercato di dirvi è che voi, da guerriero, non potete veramente crederlo e lasciare che le cose vadano. A proposito di Max, dover credere significa che accettate il fatto che la sua fuga possa essere stata un'iniziativa inutile. Può essere precipitato nelle fogne e morto all'istante. Può essere annegato o morto di fame; può essere stato divorato dai topi. Un guerriero considera tutte queste possibilità e poi sceglie di credere a seconda della sua più intima predilezione.
"Da guerriero, voi dovete credere che Max non solo è scappato, ma ha sopportato il suo potere. Voi dovete crederlo. Se non lo credete, non possedete nulla."
La distinzione divenne chiarissima. Pensai che veramente avevo scelto di credere che Max fosse sopravvissuto, pur sapendo che era handicappato da una vita facile e viziata.
"Credere è una cosa facile" aggiunse don Juan. "Dover credere è un pò diverso. In questo caso, per esempio, il potere vi ha dato una magnifica lezione, ma avete scelto di usarne solo una parte. Però, se dovete credere, bisogna che usiate tutto quell'episodio."
"Capisco cosa volete dire" risposi.
La mia mente si trovava in uno stato di chiarezza e pensavo di afferrare i suoi concetti senza il minimo sforzo.
"Temo che continuiate a non capire" disse don Juan, quasi in un sussurro.
Mi fissò. Ressi il suo sguardo per un momento.
"E l'altro gatto?" chiese.
"Eh? L'altro gatto?" ripetei involontariamente.
Me n'ero dimenticato. Il mio simbolo ruotava intorno a Max. Per me l'altro gatto non aveva importanza.
"Però c'è!" esclamò don Juan, come se io avessi espresso quel pensiero. "Dover credere vuol dire che dovete considerare anche l'altro gatto. Quello che giocava e leccava le mani che lo portavano a morire. Quello era il gatto che andò alla sua morte fiducioso, soddisfatto del suo modo di giudicare, da gatto.
"Voi pensate di essere come Max, quindi avete dimenticato l'altro gatto. Non ne sapete neppure il nome. Dover credere vuol dire che dovete considerare ogni cosa, e prima di decidere che siete come Max dovete considerare che potete essere come l'altro gatto; invece che correre per salvarvi la vita e cogliere anche voi la vostra occasione, può darsi che andiate tutto felice alla morte, soddisfatto del vostro modo di giudicare."
Pensavo di essere io stesso come Max, troppo compiaciuto, addomesticato in mille modi, e non potevo far a meno di credere che ci fosse sempre la possibilità di un momento in cui lo spirito dell'uomo si sarebbe impadronito di tutto il mio essere, così come la "gattità" s'era impadronita del corpo tronfio e inutile di Max.
A don Juan era piaciuta la storia: aveva anche fatto qualche commento casuale. Aveva detto che non era troppo difficile far affluire e agire lo spirito dell'uomo; sopportarlo, però, era cosa possibile solo a un guerriero.
"Cosa c'entra la storia dei gatti?" chiesi.
"Mi avevate detto che credevate di poter cogliere anche voi la vostra occasione, come Max" rispose don Juan.
"Lo credo, appunto."
"Quanto ho cercato di dirvi è che voi, da guerriero, non potete veramente crederlo e lasciare che le cose vadano. A proposito di Max, dover credere significa che accettate il fatto che la sua fuga possa essere stata un'iniziativa inutile. Può essere precipitato nelle fogne e morto all'istante. Può essere annegato o morto di fame; può essere stato divorato dai topi. Un guerriero considera tutte queste possibilità e poi sceglie di credere a seconda della sua più intima predilezione.
"Da guerriero, voi dovete credere che Max non solo è scappato, ma ha sopportato il suo potere. Voi dovete crederlo. Se non lo credete, non possedete nulla."
La distinzione divenne chiarissima. Pensai che veramente avevo scelto di credere che Max fosse sopravvissuto, pur sapendo che era handicappato da una vita facile e viziata.
"Credere è una cosa facile" aggiunse don Juan. "Dover credere è un pò diverso. In questo caso, per esempio, il potere vi ha dato una magnifica lezione, ma avete scelto di usarne solo una parte. Però, se dovete credere, bisogna che usiate tutto quell'episodio."
"Capisco cosa volete dire" risposi.
La mia mente si trovava in uno stato di chiarezza e pensavo di afferrare i suoi concetti senza il minimo sforzo.
"Temo che continuiate a non capire" disse don Juan, quasi in un sussurro.
Mi fissò. Ressi il suo sguardo per un momento.
"E l'altro gatto?" chiese.
"Eh? L'altro gatto?" ripetei involontariamente.
Me n'ero dimenticato. Il mio simbolo ruotava intorno a Max. Per me l'altro gatto non aveva importanza.
"Però c'è!" esclamò don Juan, come se io avessi espresso quel pensiero. "Dover credere vuol dire che dovete considerare anche l'altro gatto. Quello che giocava e leccava le mani che lo portavano a morire. Quello era il gatto che andò alla sua morte fiducioso, soddisfatto del suo modo di giudicare, da gatto.
"Voi pensate di essere come Max, quindi avete dimenticato l'altro gatto. Non ne sapete neppure il nome. Dover credere vuol dire che dovete considerare ogni cosa, e prima di decidere che siete come Max dovete considerare che potete essere come l'altro gatto; invece che correre per salvarvi la vita e cogliere anche voi la vostra occasione, può darsi che andiate tutto felice alla morte, soddisfatto del vostro modo di giudicare."
lunedì 23 maggio 2011
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